Questo tratto di recinto murario, che si può rintracciare presso via della Valle e prosegue all’interno di orti e cantine private, può essere datato al VII-VI secolo a. C. Probabilmente è il residuo della più antica cinta muraria, più interna, che racchiudeva l’acropoli della città. (Fonte: Franco Della Rosa “Murature in opera poligonale”- Gruppo Ricerca Fotografica)
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La cerchia muraria più esterna, la quale può essere ricondotta al IV-III secolo a.C., si estende ai due lati della centralissima Porta Romana per circa 800 metri ed è formato da blocchi megalitici detti poligonali per la loro forma geometrica, ma non regolare. Nella parte superiore e in altri punti della cinta l’opera difensiva invece è di periodo medievale. I viaggiatori europei del ‘700, impressionati dalla massa dei blocchi e dalla possanza delle mura, diffusero la credenza che la cinta fosse opera della mitica popolazione dei Pelasgi. Di fatto si tratta di un ingegnoso lavoro di compatta sovrapposizione delle pietre, senza uso di malta cementizia, dovuto a costruttori locali, il cui studio archeologico è ancora in corso. Fonte: www.comune.amelia.tr.it
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Presso i “Giardini d’Inverno”, si può individuare un tratto di mura visibilmente diverso, per forma, dimensione delle pietre e materiale, dai due tratti di mura poligonali che lo fiancheggiano. Si tratta di un rifacimento di epoca tardo-romana, probabilmente successivo ad un crollo. (Fonte: Franco Della Rosa “Murature in opera poligonale”- Gruppo Ricerca Fotografica)
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PASSEGGIATA VIRTUALE
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I reperti romani spesso vennero riutilizzati, nel Medioevo, per costruire nuovi edifici. Durante la nostra escursione lungo la cinta muraria, abbiamo osservato questi reperti, di due dei quali abbiamo trovato la ricostruzione grafica su questi testi:
SCUOLA MEDIA STATALE AUGUSTO VERA “Le iscrizioni del centro storico” A. S. 1988–89, classe III A
Scuola Elementare J.Orsini II- classi V Alfa, Beta e Gamma A. S. 1999 - 2000
Curiosando nella storia di Amelia
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I ragazzi della prima B della Scuola Secondaria di primo grado A. Vera hanno analizzato dal punto di vista geografico il paesaggio amerino, con l'Insegnante Carla Egizi ed hanno composto delle poesie, riferite agli scorci panoramici della nostra città, con la guida dell'Insegnante Cassiani Daniela.
Il crollo per circa trenta metri di un tratto di mura poco al di sotto della torre del S. Uffizio, avvenuto il 18 gennaio 2006, ha posto l’accento sulla necessità di una efficace tutela e valorizzazione di tutta la cinta muraria e del suo immenso valore storico, da trasmettere alle future generazioni (dal sito del Comune di Amelia).
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